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Anti-Fraud Knowledge Centre

Frode transnazionale e società offshore

Indicatori di rischio

Gli indicatori e i segnali di frode che hanno fatto sorgere i sospetti sono stati i seguenti:

  • una persona giuridica (società X) di uno Stato membro dell'UE si è aggiudicata il contratto di appalto pubblico in un altro Stato membro, pur non avendo precedenti esperienze in tale settore;
  • la "società X" ha smesso di fornire prodotti alimentari alle persone più vulnerabili durante le fasi iniziali del progetto.

Descrizione della tipologia di frode

Nel 2012 un'agenzia pubblica nel settore dell'agricoltura ha avviato una procedura di appalto pubblico per la fornitura di prodotti alimentari nel quadro del Fondo di aiuti europei agli indigenti (FEAD). La "società X" si è aggiudicata l'appalto pubblico per un valore di oltre 32 milioni di EUR. Dopo le prime consegne di farina e olio, l'agenzia pubblica ha versato alla "società X" un anticipo pari a circa 18 milioni di EUR.

Dato che la società aggiudicataria era tenuta a fornire una garanzia bancaria a copertura di tutti i fondi coinvolti nel progetto, la procedura di appalto pubblico garantiva tale somma di denaro. Tuttavia, dopo che la società aveva ricevuto i fondi ed aveva effettuato consegne minime, le consegne sono state interrotte e i fondi sono scomparsi. Pertanto i fondi erano già stati versati alla società X, ma il contratto non è stato attuato.

Quando l'operatore economico ha violato il contratto, la banca che aveva emesso la garanzia bancaria si è rifiutata di coprire i costi. L'agenzia pubblica ha chiesto il rimborso dei fondi alla banca che aveva emesso la garanzia bancaria, ma quest'ultima si è rifiutata di pagare.

Come è stata individuata la frode

Il presente studio di caso si basa su informazioni pubbliche ufficiali sul caso fornite dall'OLAF e dalle autorità competenti di due Stati membri. Mira a dimostrare le azioni intraprese da uno Stato membro per modificare la legislazione nazionale al fine di coadiuvare le indagini dell'Ufficio europeo per la lotta antifrode (OLAF).

È stata avviata un'indagine internazionale su vasta scala tanto a livello di UE, sotto la guida dell'OLAF, quanto a livello nazionale. Sono stati effettuati controlli in loco in diversi Stati membri. Il sospetto che fosse in atto una frode è nato dopo che la "società X" ha omesso di fornire i prodotti alimentari agli indigenti. Ciò è stato confermato dalle autorità competenti del paese in cui il progetto è stato attuato.

L'assistenza dell'OLAF alle autorità ha compreso lo svolgimento di controlli in loco nel primo Stato membro (nel quale è stato realizzato il progetto) e in un secondo Stato membro (nel quale era stabilito il contraente), nonché lo svolgimento di ricerche presso le autorità giudiziarie di un terzo Stato membro e l'ottenimento di assistenza alle indagini da parte di un quarto Stato membro e di informazioni dettagliate dalle autorità amministrative di altri due Stati membri.

Le autorità competenti hanno fornito all'OLAF le informazioni pertinenti per la loro indagine in merito ai dati fiscali e assicurativi della "società X". Tuttavia, ai sensi della legislazione nazionale, tali informazioni possono essere fornite soltanto a soggetti nazionali specifici. In questo caso il servizio di coordinamento antifrode (AFCOS) nazionale ha assistito gli investigatori dell'Ufficio europeo per la lotta antifrode nell'accesso alle informazioni relative all'indagine.

Tuttavia né l'OLAF né l'AFCOS avevano il diritto di accedere a tali informazioni, conformemente alla legislazione nazionale. Dal punto di vista giuridico, vi erano due modi per ottenere le informazioni fiscali e assicurative sulla "società X":

  1. ciò sarebbe stato possibile se, in base a quanto previsto dalla legge, l'AFCOS o l'OLAF avessero avuto diritto a ricevere tali informazioni sensibili (circostanza non applicabile); oppure
  2. chiedendo il consenso volontario dell'autore del reato/della frode.

In questo caso le autorità hanno proceduto come segue per ottenere le informazioni necessarie:

  1. hanno ottenuto dal proprietario della "società X" il consenso volontario (tramite una dichiarazione di consenso) a fornire assistenza nel contesto dell'indagine dell'AFCOS;
  2. l'Agenzia nazionale delle entrate ha quindi fornito ulteriori informazioni all'AFCOS e all'OLAF;
  3. l'AFCOS e l'Agenzia nazionale delle entrate hanno avviato modifiche del codice nazionale delle procedure fiscali e assicurative nel 2015, 2016 e 2017.

Infine la procura anticorruzione ha condotto perquisizioni in varie località del paese e la società X è stata perseguita dalle autorità.

Difficoltà incontrate

Nello specifico caso transnazionale in questione sono state riscontrate le seguenti difficoltà:

  • l'agenzia pubblica ha adito la Corte suprema di cassazione, la quale ha concluso che la banca deve corrispondere la garanzia bancaria. Un ufficiale giudiziario ha sequestrato i conti della banca al fine di utilizzare la garanzia bancaria per rimborsare l'agenzia. Tuttavia i fondi dell'UE non sono ancora stati recuperati;
  • la partecipazione di società offshore, che ha complicato ulteriormente le indagini;
  • il mancato pagamento della garanzia bancaria da parte della banca.

Carenze individuate

Si possono individuare alcune carenze negli sforzi congiunti degli Stati membri interessati, ad esempio:

  • il regolamento interno dell'agenzia pubblica, che ha consentito di erogare somme molto ingenti di fondi prima dell'esecuzione di una parte più significativa del contratto (sebbene i fondi fossero garantiti);
  • i criteri in materia di appalti pubblici, che hanno consentito a una società con scarsa esperienza e di dubbia affidabilità di presentare domanda e vincere la gara d'appalto;
  • la necessità di un'istituzione dell'UE in grado di svolgere indagini e di perseguire tali illeciti a livello di UE, come la Procura europea;
  • l'agenzia pubblica ha adito la Corte suprema di cassazione, la quale ha concluso che la banca deve corrispondere la garanzia bancaria. Un ufficiale giudiziario ha sequestrato i conti della banca al fine di utilizzare la garanzia bancaria per rimborsare l'agenzia. Tuttavia i fondi dell'UE non sono ancora stati recuperati.

Il presente caso ha dimostrato la volontà delle autorità di prestare la necessaria cooperazione durante un'indagine dell'OLAF in merito a frodi, anche modificando tempestivamente la legislazione nazionale.

  • 26 MARZO 2021
Transational fraud and off shore companies IT