Paese: Italia
Categoria della pratica: Sistemi e strumenti
Contatto: Autorità di gestione del programma operativo nazionale PON GOV
http://www.pongovernance1420.gov.it/en/ ; https://www.agenziacoesione.gov.it/
adg [dot] pongovagenziacoesione [dot] gov [dot] it (adg[dot]pongov[at]agenziacoesione[dot]gov[dot]it) ; adg [dot] pongov14-20
pec [dot] agenziacoesione [dot] gov [dot] it (adg[dot]pongov14-20[at]pec[dot]agenziacoesione[dot]gov[dot]it)
Rischi di frode contrastati:
- Conflitto di interessi
- Elusione o manipolazione delle procedure di appalto pubblico
- Doppio finanziamento
- Collusione
- Manipolazione dei costi di progetto

Contesto e obiettivi
Il programma operativo nazionale italiano "Governance e Capacità Istituzionale" (PON GOV) è gestito dall'Agenzia italiana per la Coesione Territoriale congiuntamente a due organismi intermedi: il dipartimento della funzione pubblica in seno alla Presidenza del Consiglio dei ministri e il ministero della Giustizia. L'autorità di audit è il ministero dell'Economia e delle Finanze, mentre il ruolo di autorità di certificazione è svolto da un dipartimento specifico dell'Agenzia italiana per la Coesione Territoriale. Il programma PON GOV ha assegnato un bilancio di 805 milioni di EUR nel periodo tra il 2014 e il 2020 e sostiene lo sviluppo di capacità e l'innovazione di tutte le pubbliche amministrazioni. L'80 % delle risorse è stato destinato alle regioni meno sviluppate (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia). Nel 2017 l'Agenzia italiana per la Coesione Territoriale ha istituito un gruppo di valutazione del rischio di frode (gruppo GVRF) nel programma PON GOV con l'obiettivo di ridurre al minimo il rischio di comportamenti fraudolenti, effettuare una valutazione continua dei potenziali rischi di frode e adottare adeguate misure preventive e correttive[1]. Il gruppo GVRF ha basato il proprio lavoro sullo strumento di autovalutazione del rischio di frode tratto dalla nota orientativa n. 14-0021-00 del gruppo di esperti sui Fondi strutturali e di investimento europei (EGESIF) della Commissione europea, pubblicata il 16 giugno 2014[2]. Lo strumento di autovalutazione della Commissione riguarda la probabilità e l'incidenza dei rischi di frode specifici e comunemente riconosciuti, particolarmente rilevanti per processi fondamentali quali:
La metodologia generale della Commissione europea per la valutazione del rischio di frode segue cinque fasi principali:
l'obiettivo di rischio si riferisce al livello di rischio ottenuto tenendo conto dell'incidenza di tutti i controlli attuali e previsti. Si tratta del livello di rischio che l'autorità di gestione considera tollerabile. |
[1] http://www.pongovernance1420.gov.it/it/istituzione-del-gruppo-di-valutazione-dei-rischi-di-frode/
[2] https://ec.europa.eu/regional_policy/sources/docgener/informat/2014/guidance_fraud_risk_assessment.pdf
Descrizione della pratica
Tenuto conto degli orientamenti della Commissione, gli obiettivi specifici del gruppo GVRF del programma PON GOV erano i seguenti:
L'autorità di gestione, l'amministrazione aggiudicatrice e l'organismo intermedio partecipano al gruppo GVRF. Il gruppo è composto da:
Quando sottopongono ad audit la valutazione del rischio completa, le autorità di audit non hanno un ruolo diretto nel decidere il livello di esposizione al rischio, bensì partecipano al processo di valutazione in qualità di consulenti o osservatori. L'approccio metodologico al processo è stato messo in atto secondo la sequenza descritta di seguito:
Il gruppo GVRF ha fatto riferimento al documento descrittivo che accompagna lo strumento di autovalutazione, inizialmente pubblicato nella nota del gruppo EGESIF della Commissione europea n 14-0021-00, come documento aggiuntivo allo strumento in formato Excel. Tale documento descrittivo illustra:
Lo scopo di tale documento "aggiuntivo" è facilitare la lettura delle valutazioni (soltanto numeriche) contenute nello strumento e consentire un esame chiaro e accurato delle conclusioni raggiunte. Il sistema di autovalutazione del rischio di frode dello strumento PON GOV è stato presentato come buona pratica in occasione del principale evento di networking nel contesto della pubblica amministrazione in Italia, denominato FORUM PA 2018. |
Fattori di successo principali
- I membri del gruppo GVRF sono stati scelti poiché disponevano di competenze di alto livello e chiaramente riconosciute. Ciò è rilevante perché gli audit effettuati dall'autorità di audit prendono in considerazione il livello di competenze dei membri del gruppo - cfr. allegato 4, punto C.1.1 degli orientamenti EGESIF. La composizione ha avuto una natura deliberatamente trasversale e tale diversità ha rappresentato un vantaggio nell'integrazione di prospettive istituzionali diverse nelle attività di monitoraggio, in quanto rende più esaustiva la strategia antifrode;
- il gruppo GVRF è stato ulteriormente sostenuto da un ristretto sottogruppo di lavoro tecnico incaricato di condividere metodologie, interpretazioni di eventuali dubbi/chiarimenti nonché il processo di elaborazione dei singoli strumenti di valutazione. Benché vi fosse un solo gruppo GVRF, è stato deciso di creare tre strumenti di autovalutazione distinti nel contesto del programma PON GOV, in modo che ogni autorità di gestione e organismo intermedio disponesse di un proprio strumento di autovalutazione;
- è essenziale garantire la necessaria indipendenza e obiettività delle autovalutazioni. Il gruppo GVRF ha consentito a ciascuna autorità di gestione/ciascun organismo intermedio di svolgere il proprio lavoro in modo indipendente e di effettuare internamente le proprie analisi, la mappatura dei rischi e la valutazione dei rischi di frode potenzialmente collegati ai loro progetti.
Sfide incontrate e insegnamenti tratti
Il gruppo GVRF ha dovuto affrontare le seguenti sfide:
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Potenziale di trasferibilità
Il sistema di autovalutazione del rischio di frode (con "sistema" si intende tanto il processo/la metodologia quanto gli strumenti) può essere trasferito ad altri Stati membri dell'UE dato che i fattori di successo (composizione del gruppo GVRF, organizzazione operativa delle attività, metodologia di lavoro e strumenti utilizzati) sono di fatto replicabili con gli opportuni adeguamenti.
Lo strumento di autovalutazione del rischio di frode (compresa la relazione di accompagnamento) può essere ulteriormente adattato alle caratteristiche distintive di ciascun programma, così da renderne più mirate e metodiche le funzioni di valutazione e monitoraggio. Ad esempio si potrebbero introdurre nuovi fattori di rischio e, di conseguenza, nuovi punti di controllo/azioni di attenuazione mirati in relazione a rischi potenziali di frode che potrebbero verificarsi nelle fasi di selezione, attuazione, controllo e certificazione dei progetti UE.
Altri paesi UE possono avere un programma gestito da strutture diverse in termini di autorità di gestione e organismo intermedio (come la Spagna). Per tali paesi sarebbe opportuno disporre di un unico gruppo GVRF composto da rappresentanti delle diverse amministrazioni, ciascuna delle quali dotata di propri strumenti di autovalutazione (anziché avere un unico strumento di autovalutazione per l'intero programma). Come dimostra la pratica del PON GOV, ogni amministrazione può personalizzare e adattare gli strumenti alle proprie specificità e lavorare quindi in modo indipendente e obiettivo.